Il re dei Serpenti nasce da un uovo di gallo covato da una rana secondo la mitologia , In una sequenza di cinque animali che possono simboleggiare altrettante fasi trasformative, dopo il corvo e il cigno, il basilisco rappresenterebbe “il risveglio del potere del serpente”, la sensazione fisica di energia che sale dal perineo, corrispondente alla kundalini nello yoga. A questa fase seguirebbero quella del pellicano e della fenice.
Si narra che le ceneri di basilisco fossero state necessarie per trasformare l'argento in oro: un'attribuzione del tutto infondata ma che dimostra come già nel XIII secolo la figura del basilisco fosse associata a interpretazioni alchemiche.
La leggenda del basilisco ha goduto di continui richiami nel tempo.
È citato in un salmo biblico nella versione della Vulgata:
È citato in un salmo biblico nella versione della Vulgata:
« Super aspidem et basiliscum ambulabis, et conculcabis leonem et draconem.
Tu camminerai sull'aspide e sul basilisco, e calpesterai il leone e il drago. » (Salmi 91,13) |
"Aberdeen Bestiary Basilisk" di Ignoto - http://www.abdn.ac.uk/bestiary/comment/66rbirdf.hti Aberdeen University Library. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.
Il basilisco simboleggia potenza ed eternità della stirpe, in base alle credenze egizie che lo dipingevano di vita lunghissima, vista la sua capacità di uccidere gli altri animali col fiato. A causa di ciò, alcuni lo presero a simbolo di calunnia, colpa o contagio, ma queste sue caratteristiche mal si adattano alle necessità dell'araldica che impiega solo simboli positivi.
Uno dei poteri attribuiti a questo sacro animale era quello di pietrificare chi incrociasse il suo sguardo.