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Creazione microcosmo macrocosmo divinità e uomo





Creazione - microcosmo - Macrocosmo.
La creazione quì sotto ci spiega come siano stati creati uomo e donna  chi sono i nostri creatori o Dei .

Introduce il concetto di calendario Lunare e Solare .
Un essere lunare deve convertire la sua età solare moltiplicandola per 13 poiché  l'anno lunare è di 28 giorni cioè 1 /13 di quello solare .
Mentre un giorno di Dio equivale a 1000 anni solari(365000gg) vorrebbe significare che esiste un pianeta che orbita attorno alla terra ogni 365000 anni oppure che?
Esisteva il Dio Caprino caduto sulla terra di quì formazione della luna e della donna Dio Caprino figlio di Zeus Egitto Horus , Grecia Ares dio dell'underworld vedi origini Zeus teogonia di Esiodo . questo aveva influenza sulla terra e sul mare (Poseidone etc).
Esisteva la Dea Leonina figlia di Ra (sole) egitto Hathor greca Afrodite , indiana Parvati kalì, amante degli animali creò uomo che calpesta la terra ,con Dio Caprino (vedi petto uomo sue origini madre padre) attraverso utero donna terrestre.
Di quì la dualità di alcuni uomini ... e la trinità di altri.
Padre figlio
Padre figlio Spirito
Questo richiama il concetto di Anima  e reincarnazione Duat e culto egizio dell'oltretomba , il viaggio che anima compiva verso il luogo di origine dove tutto ha avuto inizio , Duat regno di Osiride Horo ed Iside Hathor . Luogo reale sulla terra vedi origine egiziani predinastici teorie William Petrie.

https://it.wikipedia.org/wiki/Arte_di_Naqada
Ade , Duat , Atlantide, Averno, regno degli illuminati .Come già spiegato nel mio blog... http://atlantideilmito.blogspot.com Mappa ...https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zDD5ySSO0pW4.kV_SWfTRD90s&usp=sharing
Guerra Somala e nascita stato indipendente del Puntland ...https://it.wikipedia.org/wiki/Puntland
Guerra Yemen...








Uomo creazione  : punta  alta intelletto altre punte acqua fuoco terra aria i quattro elementi , parte comune il centro amore odio sentimenti...
Ogni intelletto ha percezione propria degli elementi , nessuno ha uguale percezione dell'altro , ogni stella rappresenta un uomo i suoi assi di rotazione passano atraverso il centro e tutte le stelle che si  disegnano lungo tutti gli assi rappresentano la dimensione che occupiamo e la percezione  che abbiamo del nostro tempo e dello spazio   . Sono l'amore e l'odio che ci uniscono e dividono la percezione che abbiamo sulle nostre punte , e degli altri passano e nascono x il centro.
Allora come sotto è sopra come fuori è dentro ,tutto è come  nel centro. Energia + - è nel centro e dal centro si sviluppa e genera nuova vita + - positivo e negativo protone elettrone maschio e femmina luce e buio materia e antimateria x ogni + esiste un - tutto è in perfetto equilibrio.
Passiamo al luogo dove tutto l'uomo stesso fù creato . Albero della vita .




Non solo nella bibbia Genesi antico testamento abbiamo una minuziosa descrizione dei patriarchi e loro longevità fino ad abramo , di lì poi religioni abramitiche ...
Questa descrizione (somma delle età) 11926 ci darebbe una coordinata , altra è data dalla ripetizione del numero 5 che simboleggia le verità bibliche ripetuto 253 volte nei testi .
11.926000N, 52.530000E  Arabian sea  visione google maps altitude 50 km.
Le scritture contengono molte chiavi di lettura , sono testi strutturati per grande varietà di lettori e per non lasciare alcun dubbio su interpretazione.
Molto intuitivo nella ricerca ... verità- origini? ...   .
11°55'33.6" it's a fantastic  numbers combination!...
Ma non è l'unica via per giungere a queste coordinate che sembrano dover celare un luogo Magico per l'uomo?
Andiamo indietro nel tempo fino a Costantino 1 .Concilio di Nicea, e Calendario Gregoriano (888).
Calendario Lunare 888 * 13= 11544, 318(favorevoli)+80(contrari)+5(presiedevano assemblea)+1(Costantino)= 404 * 13 = 5252.
11°54'40.4" N 52°52' E
THE FIRST COUNCIL OF NICEA.jpg

"THE FIRST COUNCIL OF NICEA" di Originally uploaded by Coemgenus on en.wikipedia.. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.

Si tratta di un calendario basato sull'anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni. L'anno è composto di 12 mesi con durate diverse (da 28 a 31 giorni) per un totale di 365 o 366 giorni: l'anno di 366 giorni è detto anno bisestile. Tale ripetizione avviene ogni quattro anni, con alcune eccezioni (si veda sotto per la regola).
La questione della progressiva regressione dell'equinozio di primavera dovuta all'imprecisione del calendario giuliano era nota e dibattuta fin dal concilio di Nicea (325). Nell'anno 1582, il 21 marzo, giorno convenzionale per l'equinozio, stabilito dal Concilio di Nicea quale base per il calcolo della Pasqua, arrivava quando il reale equinozio astronomico era ormai già passato da dieci giorni. Papa Gregorio XIII si rese conto che la Pasqua, di quel passo, avrebbe finito per essere celebrata in estate. Decise quindi che era giunto il momento di affrontare la questione. Per riformare il calendario giuliano papa Gregorio XIII nominò una commissione di esperti, presieduta dal matematico bavarese Cristoforo Clavio, gesuita professore del Collegio Romano. Ai lavori diedero un contributo decisivo il medico calabrese Luigi Lilio, il matematico e astronomo siciliano Giuseppe Scala e il matematico perugino Ignazio Danti.
Per sistemare il calendario giuliano furono usate le misurazioni dell'astronomo Niccolò Copernico, pubblicate nel 1543 (anno della sua morte) sotto il titolo di De Revolutionibus orbium coelestium libri sex ("Sei libri sui movimenti circolari dei corpi celesti"), il quale era riuscito a calcolare, con notevole accuratezza, sia l'anno tropico, sia l'anno siderale.

Il calendario gregoriano entrò subito in vigore il 15 ottobre 1582 (5 ottobre secondo il calendario giuliano) in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, PoloniaLituania e BelgioPaesi BassiLussemburgo, e negli altri paesi cattolici in date diverse nell'arco dei cinque anni successivi (Austria a fine 1583, Boemia e Moravia e cantoni cattolici della Svizzera a inizio 1584). Gli altri paesi si uniformarono in epoche successive: gli stati luterani, calvinisti e anglicani durante il XVIII secolo, quelli ortodossi ancora più tardi. Le Chiese ortodosse russa, serba e di Gerusalemme continuano a tutt'oggi a seguire il calendario giuliano: da ciò nasce l'attuale differenza di 13 giorni tra le festività religiose "fisse" ortodosse e quelle delle altre confessioni cristiane. Per quanto riguarda i paesi non cristiani, in Giappone fu adottato nel 1873; in Egitto nel 1875; in Cina nel 1912; in Turchia nel 1924.


Nella religione degli antichi Egizi, lo Zed (o Djed = "stabilità", "presenza") è la rappresentazione della spina dorsale del dio Osiride, re dell'Oltretomba. Per gli Egizi, la spina dorsale era sede del fluido vitale, e simboleggiava la stabilità (ḍdi, parola da cui ha origine "Djed", significa appunto "essere stabile") e la vita eterna. Il geroglifico che lo rappresenta somiglia a un pilastro:
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Era un simbolo sacro importante per il popolo del Nilo (tanto che nei dipinti parietali è colorato col prezioso turchese), ed era già presente prima di venire associato ad Osiride: nel neolitico era rappresentato come una sorta di feticcio o di amuleto. Un'altra scuola di pensiero lo considera una rappresentazione della vittoria del bene sul male, come accade dopo il mito della morte di Osiride, ucciso dal fratello Seth ma vendicato da Horus, o a un tronco. Talvolta, con in mano una verga o un bastone, era antropomorfizzato.

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Osiride portò la civiltà agli uomini, insegnò loro come coltivare la terra e produrre il vino e fu molto amato dal popolo. Seth, invidioso del fratello, cospirò per ucciderlo. Egli costruì in segreto una bara preziosa fatta appositamente per il fratello e poi tenne un banchetto, nel quale annunciò che ne avrebbe fatto dono a colui al quale si fosse adattata. Dopo che alcuni ebbero provato senza successo, Seth incoraggiò il fratello a provarla. Appena Osiride vi si adagiò dentro il coperchio venne chiuso e sigillato. Seth e i suoi amici gettarono la bara nel Nilo, facendo annegare Osiride. Questo atto simboleggerebbe l'annuale inondazione del Nilo. Iside con l'aiuto della sorella Nefti riportò Osiride alla vita usando i suoi poteri magici.

La concezione egizia dell'aldilà ha subìto notevoli trasformazioni nel corso dei secoli. In epoca arcaica il mondo delle anime era considerato il cielo stellato (Duat), nel quale il dio solare passa navigando sulle sue barche. All'incirca dalla sesta dinastia si assiste nei Testi dei sarcofagi ad una evoluzione dei concetti riguardanti la religiosità funeraria: la figura di Anubi, l'originario signore degli inferi, in seguito alla crescita del culto di Osiride, ne diviene il guardiano. Anche le tecniche di salvezza, che precedentemente erano appannaggio esclusivo del sovrano, gradatamente interessano anche gli uomini comuni, per primi i proprietari terrieri e poi tutti gli altri tranne gli strati sociali inferiori: ed ecco che chi poteva, provvedeva al culto funerario, che comprendeva il cibo per il ka, gli appropriati riti di sepoltura e i testi magici di preghiere, i sudari che avrebbe usato durante il tormentoso viaggio verso la Duat.
Verso la dodicesima dinastia si assiste ad una inversione di tendenza riguardo alla localizzazione del regno dei morti, che viene ubicato sotto terra e governato da Osiride, il Signore dell'Occidente. Il dio solare Ra arreca la luce ai defunti, visitandoli ogni notte.
Il passaggio al regno di Osiride - i
Campi Iaru - doveva però essere preceduto da una operazione rituale, conosciuta come il giudizio dell'anima o psicostasia. Il cuore del defunto veniva posto sul piatto di una bilancia dove era pesata. Se il cuore era leggero come la piuma di Maat, posta sull'altro piatto, Anubi lasciava il defunto nelle mani di Osiride, altrimenti il cuore era dato in pasto al coccodrillo Ammit.
https://it.wikipedia.org/wiki/Radiazione_elettromagnetica















Si tratta, generalmente, di formule e di racconti incentrati sul viaggio notturno del Dio sole (nelle sue diverse manifestazioni) e della sua lotta con le forze del male (tra cui il serpente Apopi) che tentano, nottetempo, di fermarlo per non farlo risorgere al mattino.
In particolare il testo doveva servire a preparare la testimonianza sulla sua condotta di vita, che il defunto doveva fornire davanti al giudizio di Osiride. Il papiro era poi posto nella tomba, o a volte direttamente nel sarcofago, assieme ai tesori e alle suppellettili ritenute necessarie per l'anima in viaggio. Il defunto era sottoposto alla cerimonia della psicostasia, la pesatura dell'anima davanti al tribunale di Osiride.
Inizialmente i testi venivano tracciati sulle pareti della camera sepolcrale. Nel Medio regno si usò dipingere le formule sul sarcofago, e solo a partire dalla XVIII dinastia si impiegò il papiro.
In questo modo sono giunti agli egittologi innumerevoli testimonianze sulle pratiche di mummificazione e sul culto dei morti in generale di molte dinastie.
Chiamato dagli antichi egizi Libro del ritorno nel giorno, il Libro dei morti è fondamentalmente una raccolta di detti, epitaffi, formule che risalgono agli antichi Testi dei sarcofagi, i quali a loro volta risalgono ai Testi delle Piramidi. Antecedentemente utilizzati per le sepolture “comuni”, se ne trovano ampi stralci nelle anticamere di molte tombe della Valle dei Re del periodo ramesside.

https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_dei_morti
https://it.wikipedia.org/wiki/Ra




















L'albero della vita appare, associato all'idea del Paradiso nell'Apocalisse:

« Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio. »   (Apocalisse 2,7)

E ancora nella descrizione della 'nuova Gerusalemme', simbolo del Paradiso:

« E in mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trovava l'albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. »   (Apocalisse 22,2)


« e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. »   (Apocalisse 22,19)

Nella tradizione cristiana l'Albero della vita rappresenta simbolicamente la Croce di Cristo; ancora oggi nella liturgia dell'Esaltazione della Santa Croce, nella prefazio si dice:
« Nell'albero della Croce tu hai stabilito la salvezza dell'uomo, perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita,
e chi dell'albero traeva vittoria, dall'albero venisse sconfitto, per Cristo nostro Signore. »
Luigi Maria Grignion de Montfort nel Il segreto di Maria rappresenta la devozione religiosa come 'il vero Albero della Vita', da coltivare nel cuore per ottenere il frutto Gesù.

https://it.wikipedia.org/wiki/Albero_della_vita_(Eden)








La vera preghiera. Il Pater

[7]Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8]Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. [9]Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10]venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11]Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12]e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13]e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
[14]Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15]ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.


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